Il mondo degli insetti è uno di quelli più variegati e impossibili da descrivere poiché si avvale di così tante specie che, a meno che non si sia esperti del settore, risulta complicato conoscere a memoria. Esistono però degli esemplari che sono molto più diffusi e che tutti abbiamo avuto modo di vedere almeno una volta nel corso della nostra vita.
Tra questi compare anche il bruco, un piccolo esserino molto blando che abbonda nei giardini e in tutti quegli spazi dove la vegetazione risulta essere molto ricca ed espansiva. Il suo aspetto piuttosto simpatico e rocambolesco potrebbe però non trovare affinità con i gusti di tante persone che, appena ne vedono uno scappano a gambe levate.
E se ti dicessimo che laddove dovessi incontrare un bruco all’interno del tuo orto dovresti stare attento poiché la sua presenza potrebbe rivelare delle insidie nascoste? Ecco che cosa devi sapere su questo insetto, sulle sue caratteristiche principali e soprattutto come comportarti laddove ne dovessi incontrare uno in uno spazio aperto di tua competenza.
Qualche curiosità sui bruchi
Quando parliamo dei bruchi facciamo di riferimento a dei piccoli insetti che, tendenzialmente, risultano essere molto particolari nel loro aspetto poiché si tratta di lepidotteri che non si sono ancora evoluti e che, per l’appunto, si trovano durante la fase larvale. In effetti possono apparire molto buffi da vedere, in quanto sono rotondeggianti e molto tozzi ed è per questo che anche nelle storie vengono descritti come brutti e grossolani.
In realtà i bruchi sono molto affascinanti e anche se in apparenza possono ricordarci i vermicelli sono molto diversi dallo stesso. Nel bruco, infatti, possiamo evidenziare tre parti ben diverse ovvero la testa, il torace e la parte dove, invece, sono presenti le zampe che si dividono in anteriori e posteriori.
Per quanto riguarda l’alimentazione di questi animaletti, invece, si basa quasi esclusivamente sul nutrimento che può derivare dalle foglie e dalle piante ed è per questo che molte volte possiamo trovare i bruchi proprio all’interno delle piante. Sono, infatti, in grado di riuscire a scavare vere e proprie tane all’interno del legno e si annidano in questi posti fino a quando si trovano nello stadio larvale.
Che cosa succede al bruco quando diventa farfalla?
Il bruco è davvero molto affascinante poiché passa dall’essere un animaletto tozzo e spesso criticato per via del suo aspetto ad uno degli esemplari più belli che la natura può regalarci, ovvero la farfalla. Il bruco però è solo lo stadio iniziale di questa trasformazione che lo porterà a cambiare notevolmente, in quanto dopo questa prima parte della vita la cuticola del bruco si stacca.
Succede quindi che lo stesso si fossilizza all’interno di un bozzolo che in scienze viene definita come crisalide, in questo momento andrà a verificarsi una fase molto lunga e di difficile gestione che andrà ad implicare numerose trasformazioni nell’essere vivente il quale, dopo qualche tempo, raggiungerà la fase adulta e potrà essere definito come farfalla.
La farfalla è uno degli insetti più belli da vedere, in quanto presenta delle ali variopinte, le cui sfumature possono essere davvero molto interessanti. Questa può volare, ma bisogna fare attenzione a toccarla in quanto la polverina sulle sue ali potrebbe intaccarsi e non consentire più lo spostamento della stessa. Per quanto riguarda la durata della vita di una farfalla, invece, molto dipende dalla specie di appartenenza, ma in alcuni casi piuttosto rari questo animaletto potrebbe sopravvivere anche per 12 mesi.
I bruchi sono pericolosi per l’uomo e per gli animali?
Quando incontriamo un bruco sulla nostra strada possiamo essere presi da un senso di disgusto se siamo sensibili a questo particolare argomento, ma di certo questo insetto non riesce a scatenare in noi la paura che, invece, potrebbe avere un calabrone piuttosto che un insetto molto più grande e pericoloso.
Ci si chiede, quindi, se i bruchi siano pericolosi per la salute dell’uomo e per quella degli animali oppure se si tratti di un esemplare innocuo. In realtà il bruco non è pericoloso poiché, ovviamente, non tende ad aggredire l’uomo e non è nemmeno in grado di morderlo, ma presenta un’insidia che serve proprio a difenderlo dagli agenti esterni, in quanto non avrebbe altro modo per liberarsi da una minaccia che potrebbe mettere a repentaglio la sua vita.
Alcuni bruchi hanno infatti il corpo ricoperto di peli urticanti che potrebbero liberarsi nell’aria all’improvviso e andare ad intaccare le vie respiratorie degli animali e dell’uomo, comportando diversi sintomi ed effetti collaterali. Tra quelli più diffusi citiamo allergia, irritazione, problemi agli occhi e in alcuni casi anche di stress respiratorio.
Cosa succede se incontro un bruco in giardino?
Non è così raro incontrare un bruco in giardino poiché questi animali vivono in habitat dove la vegetazione abbonda, in quanto è proprio da qui che riescono a trarre tutto ciò che serve loro per portare a termine la loro alimentazione. È però importante soffermarsi sul significato legato alla presenza dei bruchi, il quale potrebbe essere non del tutto positivo.
I bruchi non fanno niente di male in quanto si trovano nel loro habitat naturale, ma dobbiamo sapere che esistono dei forti rischi per la salute delle nostre piante. Questo significa che potrebbe essere in atto una vera e propria infestazione in grado di mettere a repentaglio la vita dei nostri organismi vegetali, i quali risultano essere la prima fonte di nutrimento per il bruco. Proprio per questa ragione dobbiamo verificare la presenza di un’infestazione di questo tipo, in maniera tale da debellarla e, nel caso, rivolgersi a dei professionisti in grado di aiutarci.