Come aumentare la clorofilla in giardino: ecco cosa devi sapere

Chi ha la passione per il giardinaggio, sa bene che, tra le esigenze che caratterizzano la gestione delle piante, rientra il fatto di aumentare la clorofilla e, di riflesso, le loro capacità di fotosintesi, il punto di partenza per la costruzione di un apparato foliare di dimensioni importanti. Come riuscirci?

Se sei arrivato su questa guida, significa che ti interessa approfondire la risposta. Perfetto! Nelle prossime righe, potrai trovare tutte le specifiche su un aspetto fondamentale nella gestione quotidiana del tuo giardino o delle piante presenti sul tuo balcone (non è necessario avere grandi spazi verdi a disposizione per fare delle meraviglie).

Come aumentare la fotosintesi clorofilliana?

Il principale step da considerare quando ci si chiede come aumentare la cloriflla nelle piante del proprio giardino, in particolare in quelle floreali, riguarda l’ottimizzazione dell’apporto di magnesio. Questo macroelemento, che ha un ruolo prezioso in diversi processi fisiologici, è un compontente della clorofilla e, di conseguenza, ha impatto sulla fotosintesi.

Una presenza di magnesio in quantità non adeguate può rendere difficile, da parte delle piante, procedere alla sintesi della clorofilla. Un altro motivo per cui integrare, quando necessario, il magnesio nei propri processi di concimazione riguarda la sua capacità di intervenire nella lotta contro i radicali liberi che, a loro volta, vengono rilasciati dal cloroplasto, un organulo che possiamo trovare nelle cellule delle piante e delle alghe eucariote, durante il processo di fotosintesi.

Altre cose da sapere sul magnesio

Il magnesio, oltre a essere prezioso per aumentare la clorofilla, ha anche altre funzioni grazie alle quali abbiamo maggiori chance di apprezzare delle piante con fiori e foglie bellissimi. Ecco come agisce questo prezioso macroelemento e altri motivi per cui la sua integrazione non dovrebbe mai essere messa in secondo piano:

  • Trasporto dei prodotti della fotosintesi clorofilliana verso le radici e i semi della pianta.
  • Non si tratta di due mete a caso: qui, infatti, si accumulano i carboidrati, fondamentali per nutrire la pianta.
  • Tutto ciò ha un effetto positivo anche sullo sviluppo delle radici.

Un aspetto sul quale è necessario soffermarsi riguarda il rapporto preciso tra gli elementi utilizzati per concimare la pianta. Abbiamo parlato a lungo dell’importanza del magnesio, senza però ricordare quanto il suo assorbimento da parte della specie vegetale sia influenzato positivamente dal fosforo. Quando si chiamano in causa, invece, il sodio e il potassio, si parla di antagonisti.

Con il magnesio delle piante non bisogna eccedere anche perché, mettendo da parte la moderazione, si arriva a ottenere un effetto inibitore per quanto riguarda l’assorbimento di calcio. Per la scelta del concime – che può essere sotto forma granulare, in polvere o solubile – la cosa migliore da fare è rivolgersi a un giardiniere esperto.

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