Mangiare sano per noi italiani è una specie di mantra, non possiamo farne proprio a meno e diamo peso a tutto quello che consumiamo alla luce anche del fatto che quando mangiamo è perché conosciamo, o comunque vogliamo conoscere nel dettaglio, tutti gli ingredienti presenti nell’alimento che portiamo in tavola.
La sicurezza alimentare è alla base di tutto, specie se si segue anche una di quelle diete che tiene conto di tutto, proprio tutto quello che dovremmo mangiare per stare bene e in perfetto equilibrio con il nostro organismo e per mantenerci in salute. Allora, proviamo a capire come mai la salsa di pomodoro spesso non rappresenta una vera e propria sicurezza.
C’è infatti sempre la tendenza a dover controllare, spesso in modo anche piuttosto maniacale, quello che si consuma, dopo averlo acquistato al supermercato. E’ come se volessimo provare a gestire noi stessi gli ingredienti sebbene non sia possibile, a meno che non eviti di acquistare e cominci a produrre a casa, una cosa che oggigiorno risulta impensabile.
La salsa di pomodoro, cosa rappresenta davvero
Ci sono alimenti che in ogni Paese hanno un valore aggiunto, e la salsa di pomodoro lo è per l’Italia. Sebbene la maggior parte degli ingredienti usati per la sua preparazione non abbiano propriamente un collegamento in origine con l’Italia, è anche vero che però si può pensare a questo condimento come qualcosa di speciale e totalmente italiano.
Qui, ormai ne curiamo la provenienza, la differenza di varietà dei pomodori che sono proprio la base della salsa, considerata un alimento davvero versatile, usata tanto per i primi piatti quanto per i secondi che siano di carne, pesce o di verdura. E se c’è una cosa che davvero non possiamo tenere in considerazione, è il fattore esclusività.
Se ci pensi infatti la salsa di pomodoro per essere buona, deve essere esclusiva, cioè deve seguire le regole della tradizione per garantirne la corretta preparazione e deve avere quel fattore aggiunto, importantissimo per gustare al meglio e nel senso più completo una salsa di pomodoro che seppur prodotta industrialmente ha tutte le carte in regola per essere adeguatamente paragonata a quella prodotta in maniera casalinga.
Quali sono gli ingredienti che quindi non deve contenere?
Ecco questo è quello che davvero ci deve interessare: una salsa di pomodoro completa e perfettamente in linea con l’idea che noi italiani abbiamo proprio della salsa di pomodoro appunto è che gli ingredienti non devono essere cambiati, né si deve dare spazio ad altri per completarne sapore e consistenza.
La prima cosa che devi fare quando acquisti al supermercato una bottiglia di salsa di pomodoro, è accettarti che sia imbottigliata in una bottiglia, appunto, di vetro. Questo è indispensabile per garantirne innanzitutto la possibilità di guardare dall’esterno senza aprirla, la sua consistenza e la sua bontà. Il vetro è quindi un elemento di salva freschezza.
Secondariamente, controlla anche l’etichetta, dove deve indicato prima di tutto la provenienza dei pomodori, che sono il punto di partenza, come dicevano, per la preparazione corretta della salsa, ma poi dai anche importanza alla presenza di alcuni elementi, come ad esempio lo zucchero, che molti, in modo assolutamente scorretto, usano e aggiungono per correggere spesso l ‘acidità del pomodoro.
Cosa c’è, oltre lo zucchero, che si sbaglia?
Sbagli anche se decidi di mettere dentro la salsa di pomodoro, oltre lo zucchero assolutamente vietato perché va a danneggiare la consistenza e anche il sapore della stessa salsa di pomodoro, anche l’olio a crudo e gli additivi, tutti ingredienti che hanno uno scopo, ma sicuramente non benefico, volto alla conservazione della salsa di pomodoro più a lungo.
Se consideri che la salsa di pomodoro viene inserita in tutte le diete che conosciamo, è chiaro che non possiamo assolutamente lasciare spazio all’inserimento di ingredienti che possono interferire con il suo lato benefico. Per questo motivo, diventa indispensabile non sapere che è stato olio dentro la salsa, a meno che comunque non si tratti di olio di oliva extravergine di conosciamo, anche in questo caso, la provenienza.
Per quanto riguarda gli additivi, purtroppo possiamo farci poco e niente, perché si tratta di un elemento che deve esserci quasi forzatamente in quanto è indispensabile per garantire la durata di conservazione della salsa di pomodoro conservata dentro la bottiglia di vetro e impilata sugli scaffali del supermercato prima di venire acquistata.
Cosa fare per sbagliare?
La prima cosa che mi sento di dirti è di provare sempre a preparare una piccola conserva di salsa di pomodoro da tenere in casa, perché con quella vai sul sicuro e sai sempre cosa contiene, perché segui, alla lettera, le indicazioni delle ricette messe a tua disposizione dalla tradizione per prepararla come una salsa di pomodoro dovrebbe essere.
Ma comprendendo che spesso non ci sia tempo per mettersi lì, con le cassette piene zeppe di pomodori pronti per essere cucinati, è chiaro che devi ricorrere quando è il caso alla salsa di pomodoro prodotta industrialmente. In questo caso, quindi, bada bene al contenuto, agli ingredienti, alle quantità, ma soprattutto alla qualità, conoscendo che per qualità si intende anche provenienza solo ed esclusivamente italiana.